Grave sconfitta giudiziaria per Mininova, il secondo motore di ricerca per torrent del mondo, e per la liberta’ di tutta la rete. La corte distrettuale di Utrecht, in Olanda, dove il sito ha sede legale, ha ordinato ai suoi gestori di rimuovere tutti i link a materiali coperti dal copyright entro tre mesi, pena sanzioni per milioni di euro.La decisione, che e’ solo l’ultimo risultato di una causa intentata daStichting Brein (Bescherming Rechten Entertainment Industrie Nederland), l’associazione di categoria olandese delle industrie dell’audiovisivo, ha sorpreso gli esperti, perche’ Mininova ha sempre evitato gli atteggiamenti apertamente provocatori tipici di The Pirate Bay, presentandosi invece come un business rispettoso della legge.Il sito permette gia’ oggi ai titolari dei diritti d’autore di richiedere la rimozione di eventuali link a materiali protetti, secondo quella prassi legale consolidata che solleva i gestori delle reti di comunicazione dalla responsabilita’ per come i clienti le usano, purche’ dimostrino di intervenire prontamente in caso di segnalazioni di abusi.L’ordine del tribunale di Utrecht, invece, rovescia l’onere della prova, imponendo un controllo preventivo, qualcosa che nella gestione di un servizio aperto a milioni di persone si e’ dimostrato impossibile.C’e’ addirittura un parallelo diretto con la storia del primo mega sito per fare peer-to-peer, Napster, che non fu messo fuori gioco dalla sentenza definitiva di una giuria, ma dalla decisione di un giudice, durante la fase preliminare di una causa civile, di ordinare all’azienda un tipo di filtraggio a priori simile.Sconcertata quindi la reazione di Erik Dubbelboer, amministratore delegato di Mininova, che si e’ rifiutato di anticipare come l’azienda intende soddisfare l’ordine del tribunale, o se punta invece a fare appello, affermando solo che la decisione impone una rivalutazione complessiva del modello di business e che nulla e’ escluso.Piu’ in generale, la notizia ci offre l’ennesima conferma di come l’epicentro della battaglia legale sul copyright si sia spostato negli ultimi tempi dagli Stati Uniti all’Europa. In un curioso rovesciamento di ruoli, e’ infatti nel Vecchio continente che le multinazionali dei diritti stanno concentrando gli sforzi per far passare principi – come appunto quelli del filtraggio a priori, della censura preventiva, della responsabilita’ dei provider – che negli USA sarebbero al momento politicamente improponibili.
La Chat dei Pirati
venerdì 18 settembre 2009
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o sennò limitati a dare un gudizio o un consiglio....P2P